UNA RIFLESSIONE SUL RAPPORTO TRA ITALIA E USA
A quelli che tuttora sbraitano contro Trump e contro gli USA
POST DI CARLO FELICI
Facciamo una riflessione seria del rapporto tra USA e l’Italia.
Io partirei addirittura da 170 anni fa, da quando il console e l’ambasciatore USA furono gli unici a cercare di mediare e di difendere la Repubblica Romana di Mazzini che ambiva a farsi italiana dall’attacco dell’esercito allora più potente del mondo, quello francese e non solo, anche quello austriaco, spagnolo e borbonico.
Proseguiamo fino alla Grande …Guerra, quando, dopo Caporetto, senza le armi, le munizioni e gli approvvigionamenti alimentari e logistici USA avremmo perso tutto quello che avevamo conquistato in 50 anni di Risorgimento, e proseguiamo con la seconda guerra mondiale, in cui senza gli USA saremmo stati o una appendice del terzo Reich oppure un satellite sovietico.
Invece abbiamo avuto una Costituzione che non ci hanno dettato gli americani ma che è l’erede diretta di quella che anche 170 anni fa gli americani difesero accogliendo gli esuli della Repubblica Romana del 1849.
E vogliamo parlare del dopoguerra e del piano Marshall?
Senza il quale i comunisti avrebbero avuto un gioco facilissimo nel rovesciare gli equililbri e prendere il potere, anche con le armi che avevano ben nascoste?
I missili concertati con gli altri europei?
Ma se prima di quelli c’erano già i missili sovietici puntati sulle nostre teste, proprio per sostenere un eventuale rovesciamento di fronte nell’elettorato di alcuni paesi come il nostro!
E arriviamo alla UE e all’euro…
Gli americani ci hanno forse impedito di metterci tutti in una gabbia e consegnare le chiavi alla Merkel?
La quale strozza i paesi più poveri della UE con il debito e incassa continuamente il surplus con le sue esportazioni nell’eurozona?
Mi compro anche io automobili tedesche e non è una questione di sciovinismo, ma una cosa del genere resta insostenibile.
O vogliamo parlare dei paesi dell’Est i quali, stretti tra una grande Germania rinata e una Russia sempre più nazionalista, si sono abbarbicati proprio agli USA e alla NATO per non uscire schiacciati per l’ennesima volta?
Dove sta questa Europa che parla ad una voce sola per risolvere conflitti sociali, economici, e monetari?
Dove sta per fare una seria politica di pace nel Medio Oriente?
Dove sta per mediare nel rapporto con la Russia?
Dov’è per avere finalmente una politica unitaria su tasse e difesa?
L’Europa dell’ognun per sè ed euro per tutti è già tramontata, senza che il cosiddetto sovranismo possa ancora metterla in crisi, si è già fatta male da sola.
E allora se di fronte allo scontro tra i vari imperialismi, vecchi e nuovi: americano, russo, cinese, iraniano, e via dicendo..si preferisce ancora quello vecchio e collaudato made in USA, anche perché di seri internazionalismi socialisti non se ne vede nemmeno l’ombra, evitiamo le solite contumelie da sinistrati della guerra fredda.
Negli USA per un Trump c’è anche un Sanders, dove sta il Sanders della Russia, della Cina o dell’Iran?
Nemmeno sotto l’ombra del cavolo!