I REPUBBLICANI NON DICONO BUGIE – LA POLITICA NON “MENTA”

L’ACQUA DELLA DIGA DEL MENTA ARRIVA FINALMENTE A REGGIO CALABRIA

Un problema annoso sul quale l’ex parlamentare repubblicano calabrese Francesco Nucara si è battuto, sin da quando era funzionario della ex Cassa per il Mezzogiorno, dove fu elaborato il progetto Speciale per realizzare la Diga sul Menta.

Un progetto che, finalmente, si è completato dopo 40 anni dall’avvio del percorso tecnico e legislativo e sul quale tutti i politici hanno rivendicato i loro meriti, fino a quelli dell’attuale sindaco di Reggio Calabria Falcomatà e del Presidente della Regione Oliverio.

Nucara ha voluto mettere dei punti fermi su tutta la vicenda in una intervista che di seguito pubblichiamo.

Il quotidiano calabrese si è soffermato sulle questioni più importanti, ma noi abbiamo voluto pubblicare anche le parti non contenute nell’articolo, che riteniamo essenziali ai fini della comprensione di tutta la questione.

DI SEGUITO LA PARTE NON PUBBLICATA DAL QUOTIDIANO

RIPRENDIAMO DA :

Tra questi figura Giuseppe Scopelliti, il quale il 28/02/2013 scrisse, da presidente della Regione, una lettera al Governo per rimodulare i finanziamenti per opere pubbliche in Calabria, chiedendo un accreditamento di 25 milioni di euro per “lavori di completamento del sistema del Menta”.

Il GPE ridusse quella richiesta ma il senso politico di voler completare l’opera prese corpo.

Alla fantasia dei politici reggini non c’è fine: come si fa a parlare di Reggio smart-city e di parcheggi auto costruiti nel centro della città, alimentandone così il conseguente aggravio del già drammatico traffico, senza cadere nel ridicolo?

Per evitare di sentirmi dire: “Ma tu cosa hai fatto?”, aggiungo quanto di seguito.

Fin dall’inizio degli anni Ottanta fui nominato consulente-esperto “per l’affinamento delle tecniche finanziarie ed economiche” del progetto speciale “Schemi Idrici Calabria”.

Esercitai quel ruolo da dipendente della Cassa per il Mezzogiorno; ruolo che si esaurì automaticamente nel 1983 con la mia prima elezione alla Camera dei Deputati.

Da allora non c’è stato programma elettorale dei repubblicani, fosse esso comunale, provinciale o regionale, in cui non sia stato posto alla base l’acquedotto del Menta.

Numerosi sono stati i miei interventi parlamentari e proficuo è stato il rapporto che, da Vice-Presidente della Commissione per il Mezzogiorno, ho intrattenuto con il presidente dell’Agenzia per il Mezzogiorno, Giovanni Torregrossa.

E infine, come rappresentante del Ministero dell’Ambiente presso il CIPE, mi resi promotore dell’approvazione della delibera numero 154 del 2/12/2005, per un importo di oltre 100 milioni di euro, per il “completamento dello schema idrico sulla diga del torrente Menta, la centrale idroelettrica a condotta forzata e le opere di adduzione”.

Ciò rese definitivo il finanziamento per i relativi lavori.

Non vogliamo che si ripeta il caso della Città Metropolitana, quando il PD, attraverso un suo autorevole esponente, nel corso dell’approvazione alla Camera della legge relativa, si dichiarò contrario.

Nel frattempo aspettiamo il piano industriale per l’aeroporto, senza il quale fatalmente si andrà incontro alla sua definitiva chiusura.

Non intendo accreditarmi meriti: ho fatto solo il mio dovere di reggino che ama la sua città più di quanto abbia amato il suo Partito, nel quale ha militato per più di mezzo secolo.

Ciò nonostante e tuttavia, altri, che meriti non hanno, pensano bene di sfruttare occasioni favorevoli, che arrivano per logica consunzione dei problemi.

Aspettiamo ancora un dibattito vero, con le decisioni conseguenti, su Reggio Città Metropolitana.

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